Nel terzo trimestre 2011 le compravendite di unità immobiliari (175.644 in totale) sono aumentate del 4% rispetto allo stesso periodo del 2010. Lo ha reso noto l’Istat, che ha pubblicato una sintesi dell’andamento dei volumi di compravendite effettuate in Italia, evidenziato anche la diminuzione nella richiesta dei mutui (– 18,1%) nei primi nove mesi del 2011 rispetto all’anno precedente. Una tendenza negativa basata sulle rilevazioni inviate da tutti i notai in esercizio all’Ufficio centrale archivi notarili.

Secondo le stime dell’Istat, il 93,1% delle convenzioni ha riguardato immobili per uso residenziale (+3,4% rispetto al terzo trimestre 2010), mentre solo il 6,2% unità immobiliari ad uso economico (+ 12,4%). L’Istituto Nazionale di Statistica precisa però che il numero di compravendite ad uso economico stipulate nel terzo trimestre 2010 è stato il più basso mai registrato dal 1997. L’aumento delle compravendite è esteso a tutta l’Italia, con gli incrementi maggiori nelle Isole (+10,9% per uso abitativo e +24,2% per quello economico) e più contenuti nel Centro e Nord Est. Nelle città metropolitane l’aumento (+4,1%) è di poco superiore a quello registrato negli altri centri (+3,9%), anche se le vendite di immobili ad uso economico crescono di più nelle altre città.

Per quanto riguarda i mutui (140.665 in totale), nel terzo trimestre essi sono diminuiti del 18,1% rispetto al 2010. I mutui stipulati con costituzione di ipoteca immobiliare (95.099) sono diminuiti del 6,7%, mentre quelli non garantiti da ipoteca si sono ridotti del 34,6%. Entrambe le tipologie di mutuo sono in calo in tutto il territorio nazionale: i mutui del primo tipo diminuiscono in misura minore al Centro (-3,9%), mentre per quelli senza costituzione di ipoteca il calo minore si osserva nelle Isole (-19,3%). Nelle città metropolitane la tendenza negativa è minore rispetto a quella delle altre città.

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